"Prepararono pane bagnato con erbe selvatiche. Era fatto del pane vecchio, raffermo, che veniva inzuppato con l'acqua fino a renderlo morbido, condito con un pò di sale, e alcune delle verdure raccolte con un po' di olio d'oliva. Un cibo poverissimo, di scarto, ma che ricordo come una delle cose più buone che abbia mai mangiato." Questo è solo uno dei momenti del racconto di Massimo, fatto di cose semplici, tanta fame e povertà.
Nella seconda parte c'è la storia di Bertrand Cooper, uno scrittore e un formatore che vive e lavora a Los Angeles. I suoi libri e articoli affrontano soprattutto il tema delle manifestazioni della povertà nella società e affondano le radici in ventisei anni di privazioni. Noi abbiamo trovato un suo pezzo molto interessante sul New York Times che parla proprio della fame, e di come la privazione del cibo con cui ha dovuto convivere sin da piccolo e per anni, gli abbia lasciato un segno profondo, non solo nella testa, ma anche nello stomaco.
Playlist
Mille lire al mese - Gilberto Mazzi
The Great Escape di Patrick Watson
Via della Povertà - Fabrizio De André
Starving In The Belly Of The Whale - Tom Waits
Poverty's Paradise - 24-Carat Black
Hunger Strike - Temple of the Dog