“…Siamo sulla stessa nave con cui Ulisse si credeva invincibile, ma sovraffollata, che a volte imbarca troppa acqua e si appesantisce. Non si ferma neanche davanti alle onde della tempesta, che le intimano di arrestarsi, di tornare indietro, di provare un’altra strada.
La domanda è: fino a dove si potrà spingere, questa nave? Puntiamo a qualche obiettivo oppure viaggiamo alla rinfusa senza sapere cosa ci aspetta al di là delle nuvole? La Terra ed il mare sono finiti e prima o poi, se non attracchiamo, ci perderemo nell’oceano…”