È disponibile subito il podcast di oggi de Il Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera, scritto, montato e condotto dal sottoscritto: lo trovate presso www.rsi.ch/ildisinformatico (link diretto) e qui sotto.
Le puntate del Disinformatico sono ascoltabili anche tramite feed RSS, iTunes, Google Podcasts e Spotify.
Buon ascolto, e se vi interessano il testo di accompagnamento e i link alle fonti di questa puntata, sono qui sotto.
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[CLIP: Compilation di spezzoni tratti da YouTube di persone e aziende che parlano (in italiano) delle VPN e le promuovono]
È difficile guardare video su YouTube senza incappare nella sponsorizzazione di qualche fornitore di VPN che promette di farvi accedere a siti altrimenti bloccati e di usare sistemi di sicurezza di livello militare per proteggere il vostro computer, tablet e smartphone da virus, hacker malvagi che vi ruberebbero password e vi vuoterebbero il conto bancario, spie governative, restrizioni commerciali e rapimenti da parte degli alieni.
[CLIP: Spezzone della sigla di X Files]
Sì, lo so, la cosa dei rapimenti alieni non è vera, ma il problema è che non è l’unica bugia in questo elenco di promesse presentate ossessivamente da tanti influencer per farvi acquistare un prodotto e intascare una generosa commissione. Il recente blocco temporaneo di ChatGPT per gli utenti italiani, per esempio, aveva creato molto interesse per le VPN, e questo interesse continua perché le VPN promettono di farvi accedere ai vostri servizi di streaming video preferiti anche se siete all’estero o se volete collegarvi a siti o servizi vietati o non disponibili nel vostro paese.
C’è molta confusione e ci sono molti miti intorno a queste VPN. La storia di cosa sono, cosa fanno realmente, cosa non possono fare e chi ne ha realmente bisogno è il tema della puntata del 16 giugno 2023 del Disinformatico, il podcast della Radiotelevisione Svizzera dedicato alle notizie e alle storie strane dell’informatica. Benvenuti. Io sono Paolo Attivissimo.
[SIGLA di apertura]
La sigla VPN sta per Virtual Private Network, che significa “rete privata virtuale”. Indica