02:36 Perché i tuoi dati in giro sono un problema?
05:39 Come funziona internet?
09:13 Inizia a uscire dalle Big Tech
16:39 È il momento del self-hosting! Ma cos’è?
28:12 Ehh però è più sbatta ’sta roba
33:52 Ma… la sicurezza ne risente?
40:20 Un’esperienza personale
49:46 Ti lasciamo un po’ di chicche delle note
53:57 Fatti delle domande!
Ahhh il self-hosting, la massima aspirazione per ogni sovrano digitale.
Un altro termine inglese? Eh già, viene dalla parola host che significa ospitare e su internet l’hosting rappresenta il concetto di ospitare una risorsa (sito, cloud, file) per conto di qualcuno: un utente, o utilizzatore.
Google Drive sta ospitando le tue foto per te. iCloud i tuoi contatti e altri dati. Telegram ospita tutti i tuoi messaggi, e così via.
Internet è sempre più accentrato e quindi sempre più risorse sono ospitate da poche entità. Essi ti danno l’accesso a questi dati ma non ne hai il pieno controllo. Per fortuna questa non è l’unica via.
Riprendi il controllo del tuo sé digitale e tieniti per te le tue cose. Perché se li tengono gli altri, molto probabilmente ci sbirciano e magari, ti influenzano sulla base di quanto hanno appreso.
Il self-hosting è un temone e qui abbiamo solo raschiato la superficie. Dai nodi bitcoin ai server aziendali, passando per i siti web in casa. C’è un mondo!
Collettivi e organizzazioni indipendenti che offrono i propri server ad altri: https://Devol.it, https://Framasoft.org. Molti dei loro servizi possono essere tirati su anche da te, in autonomia, perché è tutto software open-source.